Laboratorio

Il Laboratorio “Made in Italy” vuole evidenziare i cambiamenti economici globali, che impongono definizioni, tutele giuridiche e regole puntuali, a salvaguardia della lunga tradizione di eccellenze in svariati ambiti della produzione industriale, artigianale e dei servizi.

In una realtà pervasa da un’imperante globalizzazione ed in una prospettiva di sviluppo sostenibile si colloca l’affermazione della cd. Green economy, quale sistema economico volto ad applicare un progresso “sustainable”, che prenda in esame non solo la produzione, ma anche l’impatto che essa riverbera sull’ambiente.

Di qui la nascita del nuovo concetto di Made Green in Italy, introdotto dal decreto ministeriale n. 56/2018, quale schema nazionale cui possono aderire le aziende italiane che rispettino i principi ed i requisiti ivi previsti, potendo fregiarsi così del logo sui rispettivi prodotti.

Nell’ottica di conservazione delle riserve naturali esauribili, il concetto di “economia verde” ha subito un’interessante evoluzione, consentendo l’affermarsi della “Blue economy”, la quale, facendo leva sul cambiamento generato dalla condivisione delle conoscenze, ripensa alla tutela dell’ambiente come modello di possibile profitto aziendale.

La “Blue economy”, o economia circolare, affronta le impervie problematiche dello sviluppo, soppiantando il tradizionale – rectius, obsoleto – obiettivo di sostenibilità ambientale con il più attuale intento di rigenerazione delle risorse; di talché l’ambiente diviene sinonimo di utilità da cui trarre beneficio.

Il progressivo mutamento della Red economy in Blue economy, passando per l’ormai affermata Green economy, ha dato luogo ad uno stimolante dibattito tra gli operatori giuridici, costretti ad interfacciarsi con il mondo delle imprese e con le rispettive modalità di “fare business”.

In tal modo, il prefissato traguardo di una crescita economica rispettosa dell’ambiente ha condotto alla “trasformazione” di numerose società in “Corporate Benefit”, ovvero imprese che – sulla scorta del modello statunitense da cui traggono origine – integrano nel proprio oggetto sociale l’impegno ad un “impatto” virtuoso sulla biosfera e sul contesto sociale.

Il laboratorio, attraverso incontri e seminari, si pone quindi come punto di ricerca privilegiato della legislazione e della giurisprudenza interna ed internazionale. Non arrestandosi all’approfondimento delle discussioni in atto e delle tendenze evolutive di creazione dottrinale, punta ad esaminare le prassi economiche sinora affermatesi in relazione alla produzione e commercializzazione delle realizzazioni italiane.

Mediante l’analisi di case-studies, in grado stimolare il sorgere di spunti riflessivi e proficui dibattiti, il laboratorio si prefigge di offrire una puntuale disamina dello “stato dell’arte” al fine specifico di superare eventuali incongruenze e contraddizioni.

Il workshop, dunque, mira alla corretta definizione di una cultura giuridica articolata, in linea con l’obiettivo di porsi quale fucina per la formazione di figure professionali, anche di posizione apicale, che il nuovo contesto economico e giuridico richiede.