IL MINISTRO DELL’AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell’ambiente e ne ha definito le funzioni;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ed in particolare gli articoli da 35 a 40 relativi alle attribuzioni e all’ordinamento del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, n. 97, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 novembre 2019, n. 138;
Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111 convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, ed in particolare l’art. 4, il quale disciplina un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo, medio e lungo, purché non oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, di reimpianto e di silvicoltura, e per la creazione di foreste urbane e periurbane, nelle città metropolitane, e prevede, al comma 2, che con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la Conferenza unificata che si pronuncia entro trenta giorni decorso il cui termine il decreto è emanato anche in mancanza di detta intesa, sulla base dell’istruttoria del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico di cui all’art. 3 della legge 14 gennaio 2013, n. 10, sono definite le modalità per la progettazione degli interventi e di ogni successiva variazione e il riparto delle risorse di cui al comma 1 tra le città metropolitane, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015;
Vista la direttiva 2009/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra;
Vista la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;
Visto il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 di attuazione della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;
Vista la legge 14 gennaio 2013, n. 10, e in specie l’art. 1, che pone l’obiettivo di «perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1º giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani», nonché’ l’art. 3, che prevede l’istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché’ l’art. 3 avente ad oggetto «Monitoraggio sull’attuazione della legge 29 gennaio 1992, n. 113 che prevede l’istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e ne stabilisce i compiti;
Visto il decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30 di attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra e, in particolare, l’art. 19 che prevede la messa all’asta delle quote;
Vista la proposta di Piano nazionale del verde pubblico (di seguito, Strategia nazionale del verde urbano) presentata dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico nella Relazione annuale alle Camere del 2018;
Vista la delibera del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico n. 28 del 19 luglio 2019 con la quale si esprime l’avviso che l’impiego dei proventi delle aste ai fini dell’incremento e della valorizzazione del patrimonio arboreo delle aree urbane realizzino le finalità della direttiva 2009/29/CE;
Vista la COM (2019) 640 final dell’11 dicembre 2019 della Commissione europea relativa a «The European Green Deal», che ha lo scopo di favorire una transizione equa e giusta verso un’economia sostenibile e con impatto ambientale zero in tutti i Paesi membri;
Visto il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 63 del 10 marzo 2020 recante «Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde»;
All’esito dell’istruttoria del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico svolta ai sensi dell’art. 4, comma 2, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, e conclusa il 15 aprile 2020;
Acquisita l’intesa della Conferenza unificata, espressa nella seduta del giorno 8 ottobre 2020;
Decreta:
Articolo 1 Finalità
1. Il presente decreto definisce le modalità per la progettazione di messa a dimora di alberi negli ambiti delle città metropolitane, in attuazione dell’art. 4, comma 1 del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, purché’ non oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, di reimpianto e di selvicoltura e per la creazione di foreste urbane e periurbane, così come definite nella strategia nazionale del verde urbano, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015, di cui si riporta in allegato 1 l’elenco dei comuni interessati.
Articolo 2 Presentazione dei progetti e ruolo della città metropolitana
1. Per il finanziamento del programma di cui all’art. 1, comma 1, si provvede nell’ambito delle risorse, pari a euro 15 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, stanziate sul pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
2. L’erogazione del finanziamento è subordinato alla disponibilità delle risorse di cui all’art. 4 del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito con modificazioni dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141.
3. I progetti presentati dalle città metropolitane non possono prevedere costi complessivi superiori a euro 500.000 (iva inclusa), devono avere ad oggetto la messa a dimora di alberi, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, il reimpianto e la selvicoltura ovvero la creazione di foreste urbane e periurbane, la manutenzione successiva all’impianto e non essere già stati oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, comunque denominato.
4. Ai sensi dell’art. 4, comma 3, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, le città metropolitane provvedono, nel termine di centoventi giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, alla presentazione al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare delle proposte progettuali, proprie e/o ricevute da terzi per il proprio territorio, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: comitato.verdepubblico@pec.minambiente.it e per conoscenza PNA@pec.minambiente.it
5. Ciascuna città metropolitana redige o seleziona i progetti tenendo conto, oltre che dei requisiti di ammissibilità di cui all’art. 3, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei medesimi, del livello di riqualificazione e di fruibilità dell’area oggetto dell’intervento, dei livelli di qualità dell’aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015. Ai fini della localizzazione degli interventi, sono considerati ambiti di attuazione preferenziale i territori delle città metropolitane ricompresi nelle suddette zone interessate dalle procedure di infrazione.
6. Ciascuna città metropolitana presenta al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare fino ad un massimo di cinque proposte progettuali.
Articolo 3 Requisiti di ammissibilità
1. Ai fini dell’ammissibilità, è essenziale che i progetti rechino:
a) attestazione della disponibilità giuridica delle aree su cui deve realizzarsi l’intervento;
b) programma operativo di dettaglio con i relativi costi e crono-programma nella forma di progetto definitivo;
c) piano di manutenzione e cure colturali per un periodo di almeno sette anni dalla realizzazione degli interventi finanziati, con relativi importi dei costi manutentivi indotti;
d) impegno all’acquisizione di tutte le eventuali autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’intervento prima dell’inizio dei lavori;
e) impegno a redigere il progetto esecutivo e dare avvio agli interventi entro quattro mesi dall’ammissione al finanziamento.
2. Ai fini dell’ammissibilità dei progetti è essenziale che, nell’ambito della forestazione, la superficie minima dell’intervento sia di almeno tre ettari, anche non contigui, purché’ strutturalmente e funzionalmente integrati in un progetto unitario. E’ inoltre essenziale che vi sia comprovata coerenza con la pianificazione urbanistico-territoriale e paesistica dell’area interessata dall’intervento, risultante da apposita dichiarazione della città metropolitana che presenterà i progetti al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Articolo 4 Modalità per la progettazione degli interventi
1. I progetti devono perseguire i seguenti tre principali obiettivi della Strategia nazionale del verde urbano:
a) tutelare la biodiversità per garantire la piena funzionalità degli ecosistemi;
b) aumentare la superficie e migliorare la funzionalità ecosistemica delle infrastrutture verdi a scala territoriale e del verde costruito;
c) migliorare la salute e il benessere dei cittadini.
2. Nella progettazione degli interventi devono in ogni caso essere osservate le modalità e i contenuti di seguito riportati:
a) sviluppo di un progetto definitivo redatto sulla base delle normative vigenti e con allegati:
i) relazione tecnica con specificazione del vincolo di destinazione d’uso dell’impianto, quale, eventualmente, il vincolo forestale;
ii) quadro economico di ripartizione dei costi, comprese spese tecniche, spese relative alla manutenzione settennale ed IVA, se non recuperabile;
iii) planimetrie di progetto redatte sulla base di una cartografia georeferenziata in scala nominale adeguata a localizzare e quantificare gli interventi proposti;
iv) computo metrico del progetto e dei costi manutentivi indotti per un periodo manutentivo di sette anni dall’impianto, supportato dal prezziario regionale o della locale Camera di commercio, con indicazione esplicita di costi e attività di manutenzione ordinarie e straordinarie previste per ciascun esercizio, nonché’ indicazione in merito alle risorse umane di documentata qualificazione che saranno assicurate per le opere programmate;
b) descrizione delle aree destinate ad ospitare le piantagioni arboree e arbustive in termini fisici (clima, lito-morfologia), biologici (flora, fauna, vegetazione reale e potenziale), ecologici (situazione contestualizzata dal punto di vista dello stoccaggio di CO² e qualità dell’aria e di rimozione degli inquinanti atmosferici), pedologici e paesistici, anche in relazione alla cronologia degli interventi;
c) descrizione qualitativa e quantitativa delle diverse azioni attuative dell’intervento, specificando le specie autoctone non allergeniche da utilizzare (caratteristiche dendrometriche, potenziale sviluppo dell’apparato radicale) in via preferenziale, le eventuali consociazioni con specie arbustive, la tipologia del postime da mettere a dimora e la loro reperibilità certificata ed evitando di introdurre specie invasive o con problematiche di tipo fitosanitario;
d) documentata descrizione del collegamento tra le fitocenosi di progetto e la dinamica vegetazionale locale, tenuto conto del fatto che il progetto deve contribuire alla connessione delle componenti della rete ecologica già esistenti;
e) documentata stima delle capacità delle specie botaniche utilizzate in termini di assorbimento e stoccaggio della CO² e, nel contempo, di rimozione degli inquinanti e di adattamento al cambiamento climatico, in termini di resistenza e resilienza dei lembi di foresta urbana di progetto (con preferenza per l’uso di fitocenosi miste – sempreverdi e caducifoglie – per favorire complessivamente un risultato migliore relativamente allo stoccaggio della CO² e alla rimozione degli inquinanti atmosferici);
f) descrizione delle lavorazioni del suolo propedeutiche per la messa a dimora delle specie da utilizzare e fondamentali per l’attecchimento e il successivo sviluppo delle piante, da effettuarsi adottando, nei casi di rimboschimento, modelli spaziali di impianto il più possibile vicini al patern naturale, compatibilmente con le successive cure colturali previste in progetto, facendo riferimento anche alla dimensione temporale, vale a dire immaginando le fitocenosi e i popolamenti nel loro sviluppo e i probabili interventi selvicolturali fino alla maturità (piantagioni policicliche permanenti) e privilegiando interventi finalizzati a favorire successioni naturali verso vegetazione potenziale;
g) descrizione delle eventuali opere infrastrutturali necessarie per realizzare l’impianto arboreo e per le cure colturali nonché’ quelle mirate all’eventuale fruizione pubblica e alla protezione delle giovani piantine da quest’ultima, in ogni caso funzionali a garantire l’attecchimento e lo sviluppo degli alberi e arbusti utilizzando soluzione basate sulle caratteristiche naturali (Nature Based Solutions);
h) descrizione delle eventuali opere accessorie connesse al progetto di impianto, quali ad esempio cartellonistica, arredo, percorsi, interventi di desigillatura di superfici pavimentate, sistemazioni e reintegrazioni del suolo, interventi di ingegneria naturalistica, per un importo non superiore al 30% dell’importo complessivo dei lavori di impianto;
i) stima dei benefici ambientali attesi relativamente alla cattura e stoccaggio della CO² e alla rimozione degli inquinanti atmosferici da effettuarsi facendo riferimento alle linee guida dell’International Panel on Climate Change e alle più aggiornate metodologie e procedure di computo sviluppate da enti e istituti di ricerca pubblici italiani o di altri paesi dell’UE;
l) collocazione territoriale e funzionale degli interventi al fine di evidenziare i collegamenti esistenti e di progetto con aree di interesse sia locale che nazionale (rete delle aree protette, siti della Rete natura 2000, siti degradati o aree urbane interessate da eventi eccezionali quali incendi, piogge, frane, vento, etc.);
m) modalità di affidamento in relazione all’esecuzione delle opere e agli interventi manutentivi (nel caso di interventi la cui esecuzione sia esternalizzata), tenendo conto dei criteri di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 63 del 10 marzo 2020 recante «Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde»;
n) dettagliato piano di gestione e di manutenzione delle nuove aree verdi per almeno sette anni successivi alla realizzazione degli impianti, prevedendo la sostituzione degli individui arborei che non attecchiscono qualora sia compatibile con la concorrenza delle piantine limitrofe già affermate e continuando le cure colturali;
o) piano di monitoraggio annuale a partire dal primo impianto, per verificare e consolidare i risultati del progetto.
3. Data la natura complessa e multifunzionale degli interventi, gli elaborati progettuali devono essere prodotti da un gruppo di progettazione a composizione multidisciplinare, documentata dai curricula dei partecipanti. Il coordinamento dei lavori di forestazione urbana verra’ assicurato da un esperto in scienze agro-forestali.
4. In caso di incompletezza della documentazione pervenuta, il Comitato richiede la regolarizzazione da inviare entro trenta giorni, indicando i documenti e/o gli impegni mancanti.
Articolo 5 Valutazione dei progetti
1. Ai fini del riparto delle risorse di cui all’art. 2, il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico effettua, entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione dei progetti di cui all’art. 3, comma 2, e in conformità a quanto previsto dall’allegato 2, la valutazione delle proposte di progetto, tramite apposite istruttorie finalizzate a verificare la potenziale efficacia del progetto nel perseguimento dei principali obiettivi della Strategia nazionale del verde urbano evidenziati nell’art. 6. A tal fine, il Comitato può avvalersi del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente di cui alla legge 28 giugno 2016, n. 132, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
2. All’esito delle valutazioni di cui al comma 1, il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico predispone una graduatoria dei progetti e la presenta, con propria delibera, al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, unitamente agli atti ed ai documenti concernenti l’avvenuta attività istruttoria e la valutazione dei progetti.
3. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare provvede con proprio atto all’approvazione della graduatoria di cui al precedente comma e lo notifica ai soggetti beneficiari.
Articolo 6 Riparto delle risorse
1. Le risorse disponibili di cui all’art. 2 vengono ripartite tra le città metropolitane sulla base della graduatoria di cui all’art. 5, comma 2.
2. Fra i progetti presentati e ritenuti ammissibili in base ai criteri di cui al presente decreto, deve esserne approvato almeno uno per ogni città metropolitana, di cui si terrà conto nella graduatoria complessiva ed unica da adottare per la selezione dei progetti rientranti nella disponibilità economica.
Articolo 7 Modalità di erogazione del finanziamento
1. Il finanziamento assegnato ai progetti selezionati verrà erogato secondo le seguenti modalità:
a) 20% a titolo di anticipo, a seguito della comunicazione di avvio dei lavori;
b) 50% alla presentazione dello stato di avanzamento per almeno la metà delle opere finanziate ed eseguite, a fronte della presentazione di specifici documenti attestanti la contabilità, la fatturazione, la relazione di sintesi, nonché’ la documentazione fotografica;
c) 30% alla presentazione del certificato di regolare esecuzione e atto di collaudo delle opere realizzate, con allegata contabilità, fatturazione, documentazione fotografica, copia dei certificati di provenienza delle specie vegetali di cui al decreto legislativo 10 novembre 2003, n. 386.
Articolo 8 Controlli dell’attuazione
1. Le città metropolitane svolgono tutti i controlli necessari sulla realizzazione degli interventi di cui al presente decreto, secondo una tempistica definita nel cronoprogramma. In particolare, devono essere verificati l’avvio dei lavori, gli stati di avanzamento e la conclusione dei lavori.
2. La realizzazione dell’intervento finanziato ai sensi del presente decreto deve iniziare in ogni caso entro centoventi giorni dalla comunicazione di ammissione al finanziamento. Ove non sia possibile il rispetto del termine di cui al periodo precedente per ragioni non dipendenti dal beneficiario del finanziamento, questi potrà presentare, una sola volta, motivata richiesta di proroga, fermo restando la disponibilità delle risorse economiche assegnate.
3. In caso di mancato rispetto dei tempi indicati nel comma precedente, in assenza di ragioni oggettive non dipendenti dal beneficiario del finanziamento, gli interventi sono definanziati e le relative risorse assegnate sono trasferite alla proposta che segue in graduatoria.
4. Le città metropolitane provvedono al controllo anche della corretta esecuzione degli interventi, rispetto ai piani manutentivi presentati in sede di progetto definitivo, al fine di garantire la tenuta nel tempo delle opere finanziate, e provvedono ad effettuare gli interventi manutentivi stessi in caso di inerzia o inadempimento del soggetto preposto.
5. Le città metropolitane verificano la regolarità delle spese in occasione dei singoli SAL.
6. La verifica della fase attuativa dei progetti di cui al presente articolo è svolta dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico che, a tal fine, può avvalersi del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente di cui alla legge 28 giugno 2016, n. 132.
7. Le città metropolitane danno immediata notizia al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Comando unità forestali, ambientali e agroalimentare di riscontrate irregolarità delle procedure o, comunque, di accertati comportamenti devianti rispetto a quanto previsto dalla legge e dal presente decreto.
Articolo 9 Eventuali successive variazioni dei progetti ammessi a finanziamento
1. Le successive variazioni dei progetti ammessi a finanziamento devono essere presentate dalle città metropolitane al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Comitato ai seguenti indirizzi di posta elettronica PNA@pec.minambiente.it e comitato.verdepubblico@pec.minambiente.it
2. Ferma restando la disponibilità delle risorse economiche finanziate, il Comitato effettua l’istruttoria delle variazioni di cui al comma 1, entro trenta giorni dal ricevimento delle stesse, approva o prescrive i documenti e/o gli impegni da presentare, modificare o aggiornare e il relativo termine, che non deve comunque essere superiore ai quindici giorni.
3. All’esito delle istruttorie di cui al comma precedente, il Comitato, entro quindici giorni dal ricevimento delle prescrizioni, trasmette gli esiti al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con propria delibera.
4. In caso di mancata ottemperanza alle prescrizioni di cui al comma 2, l’intervento viene definanziato e le risorse sono assegnate al progetto che segue in graduatoria.
Articolo 10 Revoca del finanziamento
1. Il finanziamento concesso può essere oggetto di revoca, previa acquisizione delle eventuali deduzioni della città metropolitana che ha presentato il relativo progetto e degli eventuali altri soggetti che abbiano concorso alla redazione dello stesso, in caso di:
a) mancata esecuzione o sopravvenuta impossibilità della completa realizzazione del progetto operativo di dettaglio entro ventiquattro mesi dalla comunicazione del trasferimento delle risorse di cui all’art. 9, comma 1, lettera a), salvo eventuali proroghe concesse dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
b) totale difformità tra gli interventi realizzati e quelli previsti nel progetto operativo di dettaglio;
c) mancata osservanza della disciplina nazionale e comunitaria vigente per gli affidamenti degli appalti di lavori, forniture e servizi oggetto di finanziamento;
d) richiesta di trasferimento del saldo del finanziamento concesso, a fronte di un avanzamento contabile del progetto operativo di dettaglio inferiore al 100% del costo complessivo del progetto operativo di dettaglio.
2. La città metropolitana provvede al versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle eventuali risorse già erogate, su apposito capitolo che sarà individuato con successivo atto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto e restano acquisite definitivamente all’erario.
3. Sono fatte salve le spese sostenute alla data della revoca regolarmente contabilizzate e validate dalla città metropolitana.
Articolo 11 Trattamento dei dati personali
1. Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare assicura il trattamento dei dati personali ai sensi della normativa vigente.
Il presente decreto sarà trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Allegato 1
(Art. 1 del DM)
LISTA DEI COMUNI DELLE CITTA’ METROPOLITANE IN PROCEDURA
DI INFRAZIONE PER LA QUALITA’ DELL’ARIA
Comuni appartenenti alle zone che risultano oggetto di almeno una delle procedure di infrazione sulla qualità dell’aria (Procedura n. 2014/2174 e Procedura n. 2015/2043)
Regione Campania:
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Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
15063001 Napoli Acerra IT1501
15063002 Napoli Afragola IT1501
15063005 Napoli Arzano IT1501
15063010 Napoli Brusciano IT1501
15063011 Napoli Caivano IT1501
15063012 Napoli Calvizzano IT1501
15063016 Napoli Cardito IT1501
15063017 Napoli Casalnuovo di Napoli IT1501
15063020 Napoli Casandrino IT1501
15063021 Napoli Casavatore IT1501
15063023 Napoli Casoria IT1501
15063024 Napoli Castellammare di Stabia IT1501
15063026 Napoli Cercola IT1501
15063030 Napoli Crispano IT1501
15063032 Napoli Frattamaggiore IT1501
15063033 Napoli Frattaminore IT1501
15063034 Napoli Giugliano in Campania IT1501
15063035 Napoli Gragnano IT1501
15063036 Napoli Grumo Nevano IT1501
15063041 Napoli Marano di Napoli IT1501
15063042 Napoli Mariglianella IT1501
15063043 Napoli Marigliano IT1501
15063045 Napoli Melito di Napoli IT1501
15063048 Napoli Mugnano di Napoli IT1501
15063049 Napoli Napoli IT1501
15063050 Napoli Nola IT1501
15063056 Napoli Pollena Trocchia IT1501
15063057 Napoli Pomigliano d’Arco IT1501
15063058 Napoli Pompei IT1501
15063059 Napoli Portici IT1501
15063060 Napoli Pozzuoli IT1501
15063062 Napoli Qualiano IT1501
15063063 Napoli Quarto IT1501
15063064 Napoli Ercolano IT1501
15063067 Napoli San Giorgio a Cremano IT1501
15063070 Napoli San Sebastiano al Vesuvio IT1501
15063072 Napoli Sant’Anastasia IT1501
15063073 Napoli Sant’Antimo IT1501
15063074 Napoli Sant’Antonio Abate IT1501
15063079 Napoli Somma Vesuviana IT1501
15063083 Napoli Torre Annunziata IT1501
15063084 Napoli Torre del Greco IT1501
15063087 Napoli Villaricca IT1501
15063089 Napoli Volla IT1501
Regione Emilia Romagna:
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Codice istat Provincia Comune Codice zona
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08037001 Bologna Anzola dell’Emilia IT0893
08037003 Bologna Baricella IT0893
08037004 Bologna Bazzano IT0893
08037005 Bologna Bentivoglio IT0893
08037008 Bologna Budrio IT0893
08037016 Bologna Castel Guelfo di Bologna IT0893
08037017 Bologna Castello d’Argile IT0893
08037020 Bologna Castel San Pietro Terme IT0893
08037023 Bologna Crespellano IT0893
08037024 Bologna Crevalcore IT0893
08037025 Bologna Dozza IT0893
08037028 Bologna Galliera IT0893
08037032 Bologna Imola IT0893
08037035 Bologna Malalbergo IT0893
08037037 Bologna Medicina IT0893
08037038 Bologna Minerbio IT0893
08037039 Bologna Molinella IT0893
08037043 Bologna Monteveglio IT0893
08037045 Bologna Mordano IT0893
08037048 Bologna Pieve di Cento IT0893
08037050 Bologna Sala Bolognese IT0893
08037052 Bologna San Giorgio di Piano IT0893
08037053 Bologna San Giovanni in Persiceto IT0893
08037055 Bologna San Pietro in Casale IT0893
08037056 Bologna Sant’Agata Bolognese IT0893
Regione Lazio:
———— ——— —— ———-
Codice istat Provincia Comune Codice zona
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12058003 Roma Albano Laziale IT1215
12058005 Roma Anguillara Sabazia IT1215
12058009 Roma Ariccia IT1215
12058015 Roma Campagnano di Roma IT1215
12058018 Roma Capena IT1215
12058020 Roma Carpineto Romano IT1212
12058022 Roma Castel Gandolfo IT1215
12058024 Roma Castelnuovo di Porto IT1215
12058026 Roma Cave IT1212
12058034 Roma Colleferro IT1212
12058035 Roma Colonna IT1212
12058036 Roma Fiano Romano IT1215
12058038 Roma Formello IT1215
12058039 Roma Frascati IT1215
12058040 Roma Gallicano nel Lazio IT1212
12058041 Roma Gavignano IT1212
12058042 Roma Genazzano IT1212
12058045 Roma Gorga IT1212
12058046 Roma Grottaferrata IT1215
12058047 Roma Guidonia Montecelio IT1215
12058049 Roma Labico IT1212
12058057 Roma Marino IT1215
12058059 Roma Mentana IT1215
12058060 Roma Monte Compatri IT1212
12058062 Roma Montelanico IT1212
12058064 Roma Monte Porzio Catone IT1215
12058065 Roma Monterotondo IT1215
12058068 Roma Morlupo IT1215
12058073 Roma Olevano Romano IT1212
12058074 Roma Palestrina IT1212
12058081 Roma Riano IT1215
12058086 Roma Rocca di Papa IT1215
12058088 Roma Rocca Priora IT1212
12058091 Roma Roma IT1215
12058093 Roma Sacrofano IT1215
12058098 Roma Sant’Angelo Romano IT1215
12058102 Roma Segni IT1212
12058104 Roma Tivoli IT1215
12058110 Roma Valmontone IT1212
12058114 Roma Zagarolo IT1212
12058118 Roma Ciampino IT1215
12058119 Roma San Cesareo IT1212
12058122 Roma Fonte Nuova IT1215
Regione Liguria :
———— ——— —— ———-
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
07010025 Genova Genova IT0711
Regione Lombardia :
———— ——— —— ———–
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
03015002 Milano Abbiategrasso IT0309
03015005 Milano Albairate IT0309
03015007 Milano Arconate IT0309
03015009 Milano Arese IT0306
03015010 Milano Arluno IT0309
03015011 Milano Assago IT0306
03015012 Milano Bareggio IT0309
03015014 Milano Basiano IT0309
03015015 Milano Basiglio IT0309
03015016 Milano Bellinzago Lombardo IT0309
03015019 Milano Bernate Ticino IT0309
03015022 Milano Besate IT0310
03015024 Milano Binasco IT0310
03015026 Milano Boffalora sopra Ticino IT0309
03015027 Milano Bollate IT0306
03015032 Milano Bresso IT0306
03015035 Milano Bubbiano IT0310
03015036 Milano Buccinasco IT0306
03015038 Milano Buscate IT0309
03015040 Milano Bussero IT0309
03015041 Milano Busto Garolfo IT0309
03015042 Milano Calvignasco IT0310
03015044 Milano Cambiago IT0309
03015046 Milano Canegrate IT0306
03015050 Milano Carpiano IT0310
03015051 Milano Carugate IT0306
03015055 Milano Casarile IT0310
03015058 Milano Casorezzo IT0309
03015059 Milano Cassano d’Adda IT0309
03015060 Milano Cassina de’ Pecchi IT0309
03015061 Milano Cassinetta di Lugagnano IT0309
03015062 Milano Castano Primo IT0309
03015070 Milano Cernusco sul Naviglio IT0306
03015071 Milano Cerro al Lambro IT0310
03015072 Milano Cerro Maggiore IT0306
03015074 Milano Cesano Boscone IT0306
03015076 Milano Cesate IT0306
03015077 Milano Cinisello Balsamo IT0306
03015078 Milano Cisliano IT0309
03015081 Milano Cologno Monzese IT0306
03015082 Milano Colturano IT0310
03015085 Milano Corbetta IT0309
03015086 Milano Cormano IT0306
03015087 Milano Cornaredo IT0309
03015093 Milano Corsico IT0306
03015096 Milano Cuggiono IT0309
03015097 Milano Cusago IT0309
03015098 Milano Cusano Milanino IT0306
03015099 Milano Dairago IT0309
03015101 Milano Dresano IT0310
03015103 Milano Gaggiano IT0309
03015105 Milano Garbagnate Milanese IT0306
03015106 Milano Gessate IT0309
03015108 Milano Gorgonzola IT0309
03015110 Milano Grezzago IT0309
03015112 Milano Gudo Visconti IT0310
03015113 Milano Inveruno IT0309
03015114 Milano Inzago IT0309
03015115 Milano Lacchiarella IT0310
03015116 Milano Lainate IT0306
03015118 Milano Legnano IT0306
03015122 Milano Liscate IT0309
03015125 Milano Locate di Triulzi IT0309
03015130 Milano Magenta IT0309
03015131 Milano Magnago IT0309
03015134 Milano Marcallo con Casone IT0309
03015136 Milano Masate IT0309
03015139 Milano Mediglia IT0309
03015140 Milano Melegnano IT0310
03015142 Milano Melzo IT0309
03015144 Milano Mesero IT0309
03015146 Milano Milano IT0306
03015150 Milano Morimondo IT0310
03015151 Milano Motta Visconti IT0310
03015154 Milano Nerviano IT0306
03015155 Milano Nosate IT0309
03015157 Milano Novate Milanese IT0306
03015158 Milano Noviglio IT0310
03015159 Milano Opera IT0306
03015164 Milano Ossona IT0309
03015165 Milano Ozzero IT0310
03015166 Milano Paderno Dugnano IT0306
03015167 Milano Pantigliate IT0309
03015168 Milano Parabiago IT0306
03015169 Milano Paullo IT0310
03015170 Milano Pero IT0306
03015171 Milano Peschiera Borromeo IT0306
03015172 Milano Pessano con Bornago IT0309
03015173 Milano Pieve Emanuele IT0309
03015175 Milano Pioltello IT0306
03015176 Milano Pogliano Milanese IT0306
03015177 Milano Pozzo d’Adda IT0309
03015178 Milano Pozzuolo Martesana IT0309
03015179 Milano Pregnana Milanese IT0309
03015181 Milano Rescaldina IT0306
03015182 Milano Rho IT0306
03015183 Milano Robecchetto con Induno IT0309
03015184 Milano Robecco sul Naviglio IT0309
03015185 Milano Rodano IT0309
03015188 Milano Rosate IT0310
03015189 Milano Rozzano IT0306
03015191 Milano San Colombano al Lambro IT0310
03015192 Milano San Donato Milanese IT0306
03015194 Milano San Giorgio su Legnano IT0306
03015195 Milano San Giuliano Milanese IT0309
03015200 Milano Santo Stefano Ticino IT0309
03015201 Milano San Vittore Olona IT0306
03015202 Milano San Zenone al Lambro IT0310
03015204 Milano Sedriano IT0309
03015205 Milano Segrate IT0306
03015206 Milano Senago IT0306
03015209 Milano Sesto San Giovanni IT0306
03015210 Milano Settala IT0309
03015211 Milano Settimo Milanese IT0306
03015213 Milano Solaro IT0309
03015219 Milano Trezzano Rosa IT0309
03015220 Milano Trezzano sul Naviglio IT0309
03015221 Milano Trezzo sull’Adda IT0309
03015222 Milano Tribiano IT0310
03015224 Milano Truccazzano IT0309
03015226 Milano Turbigo IT0309
03015229 Milano Vanzago IT0309
03015230 Milano Vaprio d’Adda IT0309
03015235 Milano Vermezzo IT0309
03015236 Milano Vernate IT0310
03015237 Milano Vignate IT0309
03015242 Milano Vimodrone IT0306
03015243 Milano Vittuone IT0309
03015244 Milano Vizzolo Predabissi IT0310
03015246 Milano Zelo Surrigone IT0310
03015247 Milano Zibido San Giacomo IT0309
03015248 Milano Villa Cortese IT0309
03015249 Milano Vanzaghello IT0309
03015250 Milano Baranzate IT0306
Regione Piemonte:
———— ——— —— ———–
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
01001057 Torino Carema IT0120
01001210 Torino Quincinetto IT0120
01001010 Torino Andrate IT0120
01001271 Torino Tavagnasco IT0120
01001167 Torino Nomaglio IT0120
01001030 Torino Borgofranco d’Ivrea IT0120
01001209 Torino Quassolo IT0120
01001077 Torino Chiaverano IT0120
01001027 Torino Bollengo IT0120
01001230 Torino Rueglio IT0120
01001125 Torino Ivrea IT0120
01001061 Torino Cascinette d’Ivrea IT0120
01001105 Torino Fiorano Canavese IT0120
01001177 Torino Palazzo Canavese IT0120
01001199 Torino Pont-Canavese IT0120
01001124 Torino Issiglio IT0120
01001091 Torino Colleretto Castelnuovo IT0120
01001029 Torino Borgiallo IT0120
01001196 Torino Piverone IT0120
01001137 Torino Loranzè IT0120
01001181 Torino Pavone Canavese IT0120
01001004 Torino Albiano d’Ivrea IT0120
01001092 Torino Colleretto Giacosa IT0120
01001079 Torino Chiesanuova IT0120
01001298 Torino Vidracco IT0120
01001179 Torino Parella IT0120
01001208 Torino Quagliuzzo IT0120
01001098 Torino Cuorgnè IT0120
01001268 Torino Strambinello IT0120
01001223 Torino Romano Canavese IT0119
01001017 Torino Baldissero Canavese IT0120
01001269 Torino Strambino IT0119
01001185 Torino Perosa Canavese IT0120
01001056 Torino Caravino IT0120
01001264 Torino Settimo Rottaro IT0120
01001247 Torino San Martino Canavese IT0120
01001274 Torino Torre Canavese IT0120
01001261 Torino Scarmagno IT0120
01001238 Torino San Colombano Belmonte IT0120
01001095 Torino Cossano Canavese IT0120
01001015 Torino Bairo IT0120
01001001 Torino Agliè IT0120
01001296 Torino Vialfrè IT0120
01001287 Torino Valperga IT0120
01001207 Torino Pratiglione IT0120
01001031 Torino Borgomasino IT0120
01001094 Torino Corio IT0120
01001096 Torino Cuceglio IT0120
01001107 Torino Forno Canavese IT0120
01001150 Torino Mercenasco IT0120
01001088 Torino Coassolo Torinese IT0120
01001231 Torino Salassa IT0119
01001311 Torino Vische IT0119
01001143 Torino Maglione IT0120
01001187 Torino Pertusio IT0120
01001244 Torino San Giorgio Canavese IT0119
01001176 Torino Ozegna IT0119
01001217 Torino Rivarolo Canavese IT0119
01001251 Torino San Ponso IT0119
01001159 Torino Montalenghe IT0120
01001050 Torino Candia Canavese IT0120
01001172 Torino Orio Canavese IT0120
01001043 Torino Busano IT0119
01001221 Torino Rocca Canavese IT0120
01001023 Torino Barone Canavese IT0120
01001101 Torino Favria IT0119
01001083 Torino Ciconio IT0119
01001133 Torino Levone IT0120
01001141 Torino Lusigliè IT0119
01001246 Torino San Giusto Canavese IT0119
01001148 Torino Mazzè IT0119
01001047 Torino Caluso IT0119
01001304 Torino Villareggia IT0119
01001102 Torino Feletto IT0119
01001021 Torino Barbania IT0120
01001188 Torino Pessinetto IT0120
01001016 Torino Balangero IT0120
01001109 Torino Front IT0120
01001146 Torino Mathi IT0120
01001106 Torino Foglizzo IT0119
01001128 Torino Lanzo Torinese IT0120
01001033 Torino Bosconero IT0119
01001166 Torino Nole IT0120
01001119 Torino Grosso IT0120
01001279 Torino Traves IT0120
01001237 Torino San Carlo Canavese IT0119
01001113 Torino Germagnano IT0120
01001290 Torino Vauda Canavese IT0120
01001218 Torino Rivarossa IT0120
01001046 Torino Cafasse IT0120
01001236 Torino San Benigno Canavese IT0119
01001225 Torino Rondissone IT0119
01001161 Torino Montanaro IT0119
01001240 Torino San Francesco al Campo IT0119
01001135 Torino Lombardore IT0119
01001301 Torino Villanova Canavese IT0120
01001086 Torino Ciriè IT0119
01001082 Torino Chivasso IT0119
01001286 Torino Vallo Torinese IT0120
01001104 Torino Fiano IT0120
01001273 Torino Torrazza Piemonte IT0119
01001293 Torino Verolengo IT0119
01001248 Torino San Maurizio Canavese IT0119
01001130 Torino Leini’ IT0118
01001289 Torino Varisella IT0120
01001220 Torino Robassomero IT0120
01001314 Torino Volpiano IT0118
01001126 Torino La Cassa IT0120
01001093 Torino Condove IT0120
01001040 Torino Bruzolo IT0120
01001076 Torino Chianocco IT0120
01001063 Torino Caselle Torinese IT0118
01001284 Torino Val della Torre IT0120
01001044 Torino Bussoleno IT0120
01001099 Torino Druento IT0118
01001229 Torino Rubiana IT0120
01001034 Torino Brandizzo IT0119
01001116 Torino Givoletto IT0120
01001294 Torino Verrua Savoia IT0120
01001039 Torino Brusasco IT0120
01001162 Torino Monteu da Po IT0120
01001253 Torino San Sebastiano da Po IT0120
01001055 Torino Caprie IT0120
01001129 Torino Lauriano IT0120
01001292 Torino Venaria Reale IT0118
01001069 Torino Cavagnolo IT0120
01001064 Torino Castagneto Po IT0120
01001265 Torino Settimo Torinese IT0118
01001252 Torino San Raffaele Cimena IT0120
01001028 Torino Borgaro Torinese IT0118
01001243 Torino San Gillio IT0120
01001270 Torino Susa IT0120
01001112 Torino Gassino Torinese IT0120
01001239 Torino San Didero IT0120
01001060 Torino Casalborgone IT0120
01001303 Torino Villar Dora IT0120
01001006 Torino Almese IT0120
01001213 Torino Rivalba IT0120
01001068 Torino Castiglione Torinese IT0120
01001245 Torino San Giorio di Susa IT0120
01001032 Torino Borgone Susa IT0120
01001189 Torino Pianezza IT0118
01001062 Torino Caselette IT0120
01001305 Torino Villar Focchiardo IT0120
01001037 Torino Brozolo IT0120
01001008 Torino Alpignano IT0118
01001249 Torino San Mauro Torinese IT0118
01001090 Torino Collegno IT0118
01001283 Torino Vaie IT0120
01001256 Torino Sant’Antonino di Susa IT0120
01001262 Torino Sciolze IT0120
01001255 Torino Sant’Ambrogio di Torino IT0120
01001081 Torino Chiusa di San Michele IT0120
01001085 Torino Cinzano IT0120
01001013 Torino Avigliana IT0120
01001219 Torino Rivoli IT0118
01001228 Torino Rosta IT0120
01001285 Torino Valgioie IT0120
01001018 Torino Baldissero Torinese IT0118
01001144 Torino Marentino IT0120
01001045 Torino Buttigliera Alta IT0120
01001180 Torino Pavarolo IT0120
01001158 Torino Montaldo Torinese IT0120
01001120 Torino Grugliasco IT0118
01001192 Torino Pino Torinese IT0118
01001211 Torino Reano IT0120
01001302 Torino Villarbasse IT0120
01001078 Torino Chieri IT0118
01001012 Torino Arignano IT0120
01001153 Torino Mombello di Torino IT0120
01001276 Torino Trana IT0120
01001163 Torino Moriondo Torinese IT0120
01001009 Torino Andezeno IT0120
01001214 Torino Rivalta di Torino IT0118
01001171 Torino Orbassano IT0118
01001183 Torino Pecetto Torinese IT0118
01001241 Torino Sangano IT0120
01001024 Torino Beinasco IT0118
01001156 Torino Moncalieri IT0118
01001038 Torino Bruino IT0120
01001194 Torino Piossasco IT0118
01001215 Torino Riva presso Chieri IT0119
01001184 Torino Perosa Argentina IT0120
01001097 Torino Cumiana IT0120
01001164 Torino Nichelino IT0118
01001190 Torino Pinasca IT0120
01001280 Torino Trofarello IT0118
01001315 Torino Volvera IT0119
01001051 Torino Candiolo IT0118
01001168 Torino None IT0119
01001309 Torino Vinovo IT0118
01001127 Torino La Loggia IT0118
01001053 Torino Cantalupa IT0120
01001257 Torino Santena IT0118
01001122 Torino Inverso Pinasca IT0120
01001197 Torino Poirino IT0119
01001222 Torino Roletto IT0120
01001048 Torino Cambiano IT0118
01001307 Torino Villar Perosa IT0120
01001193 Torino Piobesi Torinese IT0118
01001002 Torino Airasca IT0119
01001308 Torino Villastellone IT0119
01001195 Torino Piscina IT0119
01001242 Torino San Germano Chisone IT0120
01001065 Torino Castagnole Piemonte IT0119
01001260 Torino Scalenghe IT0119
01001123 Torino Isolabella IT0119
01001200 Torino Porte IT0120
01001041 Torino Buriasco IT0119
01001254 Torino San Secondo di Pinerolo IT0120
01001174 Torino Osasio IT0119
01001205 Torino Prarostino IT0120
01001203 Torino Pralormo IT0119
01001310 Torino Virle Piemonte IT0119
01001071 Torino Cercenasco IT0119
01001142 Torino Macello IT0119
01001173 Torino Osasco IT0119
01001299 Torino Vigone IT0119
01001178 Torino Pancalieri IT0119
01001136 Torino Lombriasco IT0119
01001035 Torino Bricherasio IT0120
01001275 Torino Torre Pellice IT0120
01001111 Torino Garzigliana IT0119
01001139 Torino Luserna San Giovanni IT0120
01001049 Torino Campiglione-Fenile IT0119
01001025 Torino Bibiana IT0120
01001140 Torino Lusernetta IT0120
01001138 Torino Lugnacco IT0120
01001005 Torino Alice Superiore IT0120
01001233 Torino Salerano Canavese IT0120
01001235 Torino Samone IT0120
01001066 Torino Castellamonte IT0120
01001182 Torino Pecco IT0120
01001312 Torino Vistrorio IT0120
01001014 Torino Azeglio IT0120
01001295 Torino Vestignè IT0119
01001206 Torino Prascorsano IT0120
01001216 Torino Rivara IT0120
01001170 Torino Oglianico IT0119
01001272 Torino Torino IT0118
01001020 Torino Banchette IT0120
01001266 Torino Settimo Vittone IT0120
01001084 Torino Cintano IT0120
01001089 Torino Coazze IT0120
01001115 Torino Giaveno IT0120
01001191 Torino Pinerolo IT0120
01001250 Torino San Pietro Val Lemina IT0120
01001300 Torino Villafranca Piemonte IT0119
01001059 Torino Carmagnola IT0119
Regione Sicilia:
———— ——— —— ———–
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
19082005 Palermo Altofonte IT1911
19082006 Palermo Bagheria IT1911
19083005 Messina Barcellona Pozzo di Gotto IT1914
19082020 Palermo Capaci IT1911
19083018 Messina Condrò IT1914
19082035 Palermo Ficarazzi IT1911
19083035 Messina Gualtieri Sicaminò IT1914
19082043 Palermo Isola delle Femmine IT1911
19083047 Messina Merì IT1914
19083049 Messina Milazzo IT1914
19083054 Messina Monforte San Giorgio IT1914
19082049 Palermo Monreale IT1911
19083064 Messina Pace del Mela IT1914
19082053 Palermo Palermo IT1911
19082054 Palermo Partinico IT1914
19083073 Messina Roccavaldina IT1914
19083077 Messina San Filippo del Mela IT1914
19083080 Messina San Pier Niceto IT1914
19083086 Messina Santa Lucia del Mela IT1914
19082068 Palermo Sciara IT1914
19082070 Palermo Termini Imerese IT1914
19083098 Messina Torregrotta IT1914
19082079 Palermo Villabate IT1911
Regione Toscana:
———— ——— —— ———–
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
09048001 Firenze Bagno a Ripoli IT0906
09048005 Firenze Calenzano IT0906
09048006 Firenze Campi Bisenzio IT0906
09048008 Firenze Capraia e Limite IT0909
09048011 Firenze Cerreto Guidi IT0909
09048014 Firenze Empoli IT0909
09048017 Firenze Firenze IT0906
09048019 Firenze Fucecchio IT0909
09048024 Firenze Lastra a Signa IT0906
09048028 Firenze Montelupo Fiorentino IT0909
09048041 Firenze Scandicci IT0906
09048043 Firenze Sesto Fiorentino IT0906
09048044 Firenze Signa IT0906
09048050 Firenze Vinci IT0909
Regione Veneto:
———— ——— —— ———–
Codice istat Provincia Comune Codice zona
———— ——— —— ———–
5027001 Venezia Annone Veneto IT0514
5027002 Venezia Campagna Lupia IT0514
5027003 Venezia Campolongo Maggiore IT0514
5027004 Venezia Camponogara IT0513
5027005 Venezia Caorle IT0514
5027044 Venezia Cavallino-Treporti IT0514
5027006 Venezia Cavarzere IT0514
5027007 Venezia Ceggia IT0513
5027008 Venezia Chioggia IT0514
5027009 Venezia Cinto Caomaggiore IT0514
5027010 Venezia Cona IT0514
5027011 Venezia Concordia Sagittaria IT0514
5027012 Venezia Dolo IT0513
5027013 Venezia Eraclea IT0514
5027014 Venezia Fiesso d’Artico IT0513
5027015 Venezia Fossalta di Piave IT0513
5027016 Venezia Fossalta di Portogruaro IT0513
5027017 Venezia Fosso’ IT0513
5027018 Venezia Gruaro IT0514
5027019 Venezia Jesolo IT0514
5027020 Venezia Marcon IT0508
5027021 Venezia Martellago IT0508
5027022 Venezia Meolo IT0513
5027023 Venezia Mira IT0508
5027024 Venezia Mirano IT0513
5027025 Venezia Musile di Piave IT0513
5027026 Venezia Noale IT0513
5027027 Venezia Noventa di Piave IT0513
5027028 Venezia Pianiga IT0513
5027029 Venezia Portogruaro IT0513
5027030 Venezia Pramaggiore IT0514
5027031 Venezia Quarto d’Altino IT0508
5027032 Venezia Salzano IT0513
5027033 Venezia San Donà di Piave IT0513
5027034 Venezia San Michele al Tagliamento IT0514
5027035 Venezia Santa Maria di Sala IT0513
5027036 Venezia Santo Stino di Livenza IT0513
5027037 Venezia Scorzè IT0508
5027038 Venezia Spinea IT0508
5027039 Venezia Stra IT0513
5027040 Venezia Teglio Veneto IT0514
5027041 Venezia Torre di Mosto IT0513
5027042 Venezia Venezia IT0508
5027043 Venezia Vigonovo IT0513
Allegato 2
(Art. 5 del DM)
CRITERI di VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
+———————————————————+———+
|1) VALENZA AMBIENTALE E CONTRASTO AI CAMBIAMENTI |Punteggio|
| CLIMATICI | |
+———————————————————+———+
| A. Dimensione delle superfici oggetto di | |
| riforestazione per migliorare la funzionalità dei | |
| servizi ecosistemici rispetto ai cambiamenti | |
| climatici con particolare riferimento | |
| all’assorbimento della CO2 e alla rimozione degli | |
| inquinanti atmosferici (Strategia nazionale del | |
| verde urbano – Comitato per lo Sviluppo del Verde | |
| Pubblico, 2018): | |
| – Maggiore di 10 ettari | 10 |
| – Tra 5-10 ettari | 5 |
| – Tra 3-5 ettari | 3 |
+———————————————————+———+
| B. Interventi che contribuiscano a sostituire | |
| superfici impermeabili con superfici permeabili e | |
| inserimento in progetti di rigenerazione urbana e | |
| periurbana | |
| – Superficie de-impermeabilizzata e bonificata | 5 |
| > 30% della superficie impermeabile interessata | |
| dal progetto e comunque di almeno 1 ettaro | |
| – Superficie de-impermeabilizzata e bonificata | 3 |
| < 30% della superficie impermeabile interessata | |
| dal progetto e comunque di almeno 0,25 ettari | |
+———————————————————+———+
| C. Collegamento ecologico-funzionale e contributo alla| |
| de-frammentazione del territorio ( In linea con | |
| Strategia Nazionale della Biodiversità, Strategia | |
| europea delle infrastrutture verdi, Direttiva | |
| Habitat): | |
| a) Intervento inserito nella Rete ecologica |Fino a 5 |
| territoriale locale, nella rete Natura2000, | |
| nella rete delle Aree Protette e nel sistema del| |
| verde urbano | |
| b) Aumento della biodiversità, coerenza delle |Fino a 10|
| nuove foreste urbane con la Vegetazione Naturale| |
| Potenziale e modalità di realizzazione degli | |
| impianti simile alla configurazione spaziale di | |
| un bosco naturale | |
+———————————————————+———+
+———————————————————+———+
|Totale punteggio valenza ambientale |Fino a 30|
+———————————————————+———+
| | |
+———————————————————+———+
|2) ASSORBIMENTO DELLA CO2 E QUALITA’ DELL’ARIA | |
+———————————————————+———+
| Livelli di criticità | |
| A. Ubicazione dei Comuni e quindi dei progetti | |
| interessati dall’intervento nelle zone oggetto di | |
| procedure di infrazione comunitaria n.2014/2147 e | |
| 2015/2043 | |
| (Elenco zone in ALL 1 ) | 10 |
| | |
| Risultati attesi | |
| B. Stima dei benefici attesi in termini di | |
| assorbimento CO₂ (Linee Guida dell’Intern-ational | |
| Panel on Climate Change e computi sviluppati da | |
| Enti e Istituti di ricerca pubblici o di altri | |
| Paesi dell’UE) |Fino a 15|
| C. Stima dei benefici attesi in termini di rimozione | |
| degli inquinanti atmosferici ( con riferimento ai | |
| computi sviluppati da Enti e Istituti d ricerca | |
| italiani o di altri Paesi dell’Ue) |Fino a 5|
+———————————————————+———+
+———————————————————+———+
|Totale punteggio assorbimento della CO2 e qualità | |
| dell’aria |Fino a 30|
+———————————————————+———+
| | |
+———————————————————+———+
|3) VALENZA SOCIALE | |
+———————————————————+———+
| A. Livello di fruibilità e accessibilità dell’area | |
| al pubblico (minimo arredo per lo svago e la | |
| ricreazione, barriere architettoniche, collegamento| |
| con il Trasporto Pubblico Locale) | |
| a) Aree facilmente accessibili e fruibili al |2,5 |
| pubblico | |
| b) Aree collegate con TPL |2,5 |
| c) Aree collegate con percorsi ciclabili |2,5 |
| d) Presenza di punti di interesse culturale e |2,5 |
| sociale | |
+———————————————————+———+
| B. Governo multilivello (delibera CSVP 28/2019) e |Fino a 5 |
| grado di coinvolgimento della comunità locale | |
| nella pianificazione/gestione dell’area. | |
+———————————————————+———+
| C. Contributo all’incremento della dotazione di verde |Fino a 5 |
| pubblico e privato (se trattasi di interventi in | |
| aree precedentemente ad altra destinazione) | |
+———————————————————+———+
+———————————————————+———+
|Totale punteggio della valenza sociale |Fino a 20|
+———————————————————+———+
| | |
+———————————————————+———+
|4) QUALITA’ DELLA PROPOSTA PROGETTUALE | |
+———————————————————+———+
| A. Intervento coerente con la “domanda” di servizio |Fino a 5 |
| ecosistemico e utilizzazione di soluzioni che si | |
| ispirano ai processi e al funzionamento della | |
| natura (nature based solutions) | |
| B. Gruppo di progettazione formato da professionisti |Fino a 5 |
| ed esperti di estrazione multidisciplinare. | |
| C. Congruità rispetto agli indirizzi in materia di |Fino a 10|
| forestazione urbana e Infrastrutture verdi (ISPRA, | |
| MATTM, MIPAAF, Strategia nazionale del verde | |
| pubblico, Forum mondiale sulle foreste urbane, | |
| Green Infrastructure Strategy) | |
+———————————————————+———+
+———————————————————+———+
|Totale punteggio qualità progettuale |Fino a 20|
+———————————————————+———+
| | |
+———————————————————+———+
|TOTALE PUNTEGGIO CRITERI |(massimo |
| | 100) |
+———————————————————+———+