LEGGE 13 ottobre 2020, n. 126 (in Suppl. Ordinario n. 37 alla Gazz. Uff., 13 ottobre 2020, n. 253). – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia. ESTRATTO ARTT. 51 E 74 BIS

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga la seguente legge:

[…]

All’articolo 51:

al comma 1, lettera c), capoverso 14-quater, le parole: «decreto legge 30 dicembre 2019» sono sostituite dalle seguenti: «del decreto-legge 30 dicembre 2019»;

dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti:

«1-bis. Per l’anno 2020 il termine di cui all’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è prorogato al 15 novembre 2020; conseguentemente, il termine di cui al comma 34 dello stesso articolo 1 è prorogato, per l’anno 2020, al 15 dicembre 2020.

1-ter. Al fine di contenere l’inquinamento e il dissesto idrogeologico, fino al 31 dicembre 2020, l’aliquota dell’imposta di registro per gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di terreni agricoli, di cui all’articolo 1, comma 1, terzo capoverso, della tariffa, parte prima, allegata al testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, è ridotta all’1 per cento per i terreni agricoli adibiti all’imboschimento.

1-quater. Nei casi di cui al comma 1-ter, l’imposta può essere inferiore a 1.000 euro.

1-quinquies. Ai fini dell’applicazione dell’aliquota di cui al comma 1-ter, la dichiarazione di destinazione del terreno all’imboschimento deve essere resa dall’acquirente nell’atto di acquisto. L’acquirente deve altresì dichiarare l’impegno a mantenere tale destinazione d’uso per un periodo non inferiore a trenta anni e a procedere alla piantumazione entro dodici mesi dall’acquisto, con una densità non inferiore a 250 alberi per ettaro. In caso di mancato rispetto delle predette condizioni, sono dovute le imposte nella misura ordinaria, nonché una sovrattassa pari al 30 per cento delle stesse imposte.

1-sexies. In caso di successivo trasferimento a titolo gratuito della proprietà dei terreni di cui ai commi da 1-ter a 1-quinquies, il vincolo di destinazione d’uso di cui al comma 1-quinquies decade dopo trenta anni dalla data dell’atto traslativo a titolo oneroso per il quale è stata applicata l’aliquota ridotta di cui al comma 1-ter.

1-septies. Agli oneri derivanti dall’attuazione dei commi da 1-ter a 1-sexies, pari a 900.000 euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall’articolo 114, comma 4, del presente decreto»;

dopo il comma 3 sono aggiunti i seguenti:

«3-bis. Al comma 4 dell’articolo 7-quinquies del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, le parole: “eluato conforme alle concentrazioni fissate in tabella 5a dell’Allegato 4” sono sostituite dalle seguenti: “eluato conforme alle concentrazioni fissate in tabella 5 dell’Allegato 4”.

3-ter. Alla tabella 3, alla tabella 5-bis e alla tabella 6-bis dell’allegato 4 al decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, le parole: “I valori sono calcolati secondo i fattori di equivalenza di cui alla tabella 1 dell’Allegato P” sono sostituite dalle seguenti: “I valori sono calcolati secondo i fattori di equivalenza di cui alla tabella 1B dell’Allegato 3”.

3-quater. All’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, dopo il comma 1 è inserito il seguente:

“1-bis. Ai fini del presente articolo, per “accesso autonomo dall’esterno” si intende un accesso indipendente, non comune ad altre unità immobiliari, chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o da giardino anche di proprietà non esclusiva”.

3-quinquies. All’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, dopo il comma 13-bis è inserito il seguente:

«13-ter. Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abilitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi”.

3-sexies. In via sperimentale, per il periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, per le bottiglie in polietilentereftalato di cui all’articolo 13-ter, comma 1, del decreto del Ministro per la sanità 21 marzo 1973, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 20 aprile 1973, non trova applicazione la percentuale minima di polietilentereftalato vergine prevista dal comma 2 del medesimo articolo 13-ter. Restano ferme, per le predette bottiglie, le altre condizioni e prescrizioni previste dal citato articolo 13-ter.

3-septies. Il Ministero della salute provvede a modificare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il citato decreto 21 marzo 1973, adeguandolo alle disposizioni di cui al comma 3-sexies.

3-octies. Il Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è incrementato di 3,6 milioni di euro per l’anno 2022.

3-novies. Ai maggiori oneri di cui ai commi da 3-sexies a 3-octies, valutati in 9,5 milioni di euro per l’anno 2021 e in 1,6 milioni di euro per l’anno 2023 e pari a 3,6 milioni di euro per l’anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall’articolo 114, comma 4, per gli anni 2021 e 2023 e mediante utilizzo delle maggiori entrate derivanti dai commi 1 e 2 per l’anno 2022.

 3-decies. All’articolo 10 del decreto legislativo 11 febbraio 2010, n. 22, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) dopo il comma 4 è inserito il seguente:

“4-bis. Le piccole utilizzazioni locali di cui al comma 1 sono assoggettate alla procedura abilitativa semplificata stabilita dall’articolo 6 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, limitatamente al caso in cui il prelievo e la restituzione delle acque sotterranee restino confinati nell’ambito della falda superficiale, alle condizioni stabilite con il provvedimento di cui all’articolo 7, comma 4, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, fermi restando gli oneri per l’utilizzo delle acque pubbliche stabiliti dalla normativa vigente, ove applicabili”;

b) dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:

“7-bis. L’applicazione del comma 7 è estesa alle piccole utilizzazioni locali di cui al comma 4-bis”.

3-undecies. Fermo restando il rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e al fine di intervenire sulla contrazione del ciclo economico in conseguenza dell’epidemia da COVID-19 stimolando l’economia locale, fino alla data del 31 dicembre 2021 gli enti di gestione delle aree protette possono adottare misure di contenimento della spesa ulteriori ed alternative alle vigenti disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 590 a 593, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, purché sia assicurato il conseguimento dei medesimi risparmi previsti a legislazione vigente. Il collegio dei revisori dei conti verifica preventivamente che le misure previste siano idonee a garantire comunque i medesimi effetti di contenimento della spesa stabiliti a legislazione vigente ed attesta il rispetto di tale adempimento nella relazione al conto consuntivo. Resta in ogni caso precluso l’utilizzo degli stanziamenti preordinati alle spese in conto capitale per finanziare spese di parte corrente. Alla compensazione in termini di indebitamento e fabbisogno, pari a 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali, di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189».

[…]

Dopo l’articolo 74 è inserito il seguente:

«Art. 74-bis (Modifica al comma 1031 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi). – 1. Al comma 1031 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:

“b-bis) in via sperimentale, a chi omologa in Italia entro il 31 dicembre 2021 un veicolo attraverso l’installazione di sistemi di riqualificazione elettrica su veicoli delle categorie internazionali M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G, immatricolati originariamente con motore termico, ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 1° dicembre 2015, n. 219, è riconosciuto un contributo pari al 60 per cento del costo di riqualificazione fino ad un massimo di euro 3.500, oltre a un contributo pari al 60 per cento delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al pubblico registro automobilistico (PRA), all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione”.

2. Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono adottate modalità semplificate al fine di velocizzare e rendere prioritarie le procedure di omologazione di cui al comma 1, anche prevedendo il coinvolgimento delle officine autorizzate alla revisione dei veicoli.

3. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, nel limite di 3 milioni di euro per l’anno 2020 e di 12 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede a valere sulle risorse di cui all’articolo 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145»